L’assistenza sanitaria in Messico!

Assistenza-sanitaria Un'altra cosa da tenere in considerazione quando si decide di trasferirsi in Messico è la stipulazione di un'assicurazione sanitaria. Purtroppo non esistono accordi tra Italia e Messico per quanto riguarda l'assistenza sanitaria se si è turisti, questo significa che in caso di interventi sanitari che vanno dalla medicazione di una semplice escoriazione ad un intervento chirurgico, tutte le spese saranno a carico del paziente. La cosa più semplice da dire è: "Eh vabbè, cosa vuoi che possa succedermi?" Speriamo nulla, ma in un paese che non si conosce, con tempi e abitudini molto diverse dalle nostre, un po' di prudenza in più non fa mai male. Anche perché se si tratta di un raffreddore si può chiedere una consulenza medica (privata) e pagare la visita, ma nel caso in cui le cose dovessero essere più serie i soldi in palio sarebbero sicuramente maggiori. Un'altra cosa da tenere in considerazione è la condizione delle strutture sanitarie. Come si sa la sanità pubblica non spicca per igiene e sicurezza in Messico (nemmeno in Italia a dire la verità) quindi avere la possibilità di curarsi con un'equipe medica di un certo livello e in condizioni igienico sanitarie decorose è sempre meglio. Digitando su Google le parole "assicurazione sanitaria viaggio" potrete trovare molte compagnie come Allianz, Converwise, EuropAssistance, Viaggiaresicuri e altre che offrono preventivi a seconda del tempo di permanenza, tipo di copertura, massimali ecc. Per quanto mi riguarda, dopo giorni di ricerca e comparazione ho stillato una mia personale lista (in ordine sparso) di cose a cui fare caso: - Massimali - Tipo di offerta - Durata della polizza - Paesi in cui si ha diritto alla copertura - Franchigia - Anticipo spese mediche e sanitarie - Rimpatrio in caso di emergenza A queste se ne sommano altre come la responsabilità civile, bagaglio se uno vuole, viaggio ecc. I massimali sono molto importanti a seconda di dove si va. Negli Stati Uniti, più alti sono, meglio è, per il Messico per esempio la Allianz evita massimali superiori a 155.000€, cifra che secondo i loro legali è la massima necessaria per garantire sicurezza al contraente. Altre compagnie arrivano a 200.000€ e altre ancora a un milione o più. Gran parte del costo è determinato ovviamente dalla permanenza e dai paesi in cui è valida la copertura sanitaria. U.S.A. e Canada fanno lievitare il prezzo esponenzialmente. Quasi tutte hanno una franchigia, ossia il prezzo sotto il quale il contraente paga di tasca propria. Se è fissata a 100€ tutte le spese fino a 100€ non vengono rimborsate. Molto importante secondo me è anche fare attenzione alla possibilità di rientro d'emergenza in caso si ritenga pericoloso curare la malattia in loco e prediligere le compagnie che anticipano i soldi per interventi medici o chirurgici d'emergenza (pochi invece anticipano soldi per spese mediche più lievi anche se superano la franchigia). L'assicurazione va stipulata assolutamente prima di partire, in caso contrario quasi nessuna la rende valida ed effettiva. Non rientrano nella copertura né le malattie croniche, né quelle di cui si era già a conoscenza in Italia. Per il resto bisogna sempre sperare che non succeda niente di male. Tutto quello che sto scrivendo sono supposizioni, idee personali e cose che ho letto, va bene come consiglio, ma poi ognuno deve fare le proprie considerazioni. Una volta trovato lavoro invece, la compagnia che assume può offrire l'assistenza sanitaria all'impiegato, e a quel punto l'assicurazione non è più necessaria. In sintesi, se volete rischiare rischiate, ma almeno per il primo periodo è consigliabile farne una! Qui potete vedere tutti gli articoli sui preparativi, e se vi è piaciuto questo articolo condividetelo con i vostri contatti! Alla prossima!

Diario di bordo: -1 giorno alla partenza

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